Con una stele sull’Eufrate e una a Napata, in Nubia, presso la IV cateratta, Tutmosi III segna i limiti del suo impero, il più esteso sul meridiano mai esistito prima di quello inglese. A lui si inchinano i principi siriani e i loro figli ed eredi vengono portati a Tebe, educati all’egiziana e quindi rimandati in patria. La supremazia egizia viene estesa anche su Cipro e su Creta.